Dalla vetta del Cervati, il monte più alto della Campania, all’ampia valle sottostante, antico lago pleistocenico, il Vallo si apre ospitale a chi ricerca una vacanza tranquilla tra storia, natura, tradizioni e sapori d’un tempo
Le acque
Il fiume principale è il Tanagro, che scorre nella parte più depressa della valle. Questo corso d’acqua nasce a sud, oltre Casalbuono, dalla confluenza dei fiumi Calore e Imperatore, e prende il nome di Tanagro nel comune di Buonabitacolo. Ricevute le acque di alcuni torrenti affluenti, entra a Polla nel fossato artificiale del Maltempo per alimentare la centrale idroelettrica di Pertosa, da qui prosegue confluendo nel Sele.
E’ da ricordare anche il Bussento che nasce sul Monte Cervati in località Affondatoio di Vallivona e si dirige a sud insinuandosi lungo le alte pareti strapiombanti delle omonime gole.
Nel Vallo non si riscontrano bacini lacustri di rilievo ad eccezione del piccolo stagno della Cessuta sul Piano di Magorno (monti della Maddalena). La natura calcareo-dolomitica dei rilievi montuosi ha tuttavia consentito la formazione di importanti bacini idrologici ipogei con i relativi recapiti sorgivi come la sorgente di S. Giovanni in Fonte, dove si trova uno dei battisteri più antichi e suggestivi della cristianità. Il fenomeno carsico ha dato luogo nel corso dei millenni anche a una serie di cavità sotterranee fra cui le stupefacenti Grotte di Pertosa.
Ai bordi della vallata emerge una stretta zona collinare che prelude a selvagge montagne. Su questi colli si sono adagiati i paesi intorno ai 600 m. di altezza (eccetto Montesano sulla Marcellana a quota 850 m.) trovando riparo dalla sottostante zona malarica.