Chi infine non fosse ancora pago di fortezze e bizzarrie baronali, può proseguire la visita ad Atena Lucana, dirigendosi a nord, o in alternativa scendere verso sud a Casalbuono.
Da Sala Consilina, riprendendo la SS 19 verso sud (direzione Padula), si arriva a Casalbuono in circa 20 minuti di automobile. Qui giunti, si può salire sul cocuzzolo di Casalnuovo - così come si chiamò l’insediamento sino all’Ottocento - dove si trova il Castello a controllo della sottostante strada Capua-Reggio.
Il fortilizio, già esistente nel XIII, fu probabilmente potenziato dai Sanseverino quando nel XV secolo ne divennero signori in contesa con l’Abbazia di S. Maria di Cadossa, presso Montesano sulla Marcellana, che aveva avuto in feudo Casalnuovo almeno dal ‘200. Al castello si accede da un portale, che faceva parte di un recinto murario, visibile in una antica mappa miniata.
La piccola rocca con torri angolari fu trasformata in epoca moderna in un palazzo signorile con ampie porte e finestre ed una piccola loggia, oggi non più visibile.
Per comprendere meglio i ruderi ci viene in aiuto un prospetto della facciata realizzato agli inizi ‘900, quando il complesso era ancora in buone condizioni: accanto al palazzo turrito appaiono sulla destra altri ambienti, forse di servizio, raggiungibili con un’ampia scalinata. Riscendendo al paese si incontra la Chiesa di S. Maria delle Grazie - frutto di un rifacimento moderno - che fu l’altro polo attorno a cui si sviluppò Casalnuovo nel Medioevo.
Il portale datato 1528, attesta le trasformazioni che l’edificio subì nel ‘500, quando il Monastero di Cadossa e i suoi possedimenti passarono alla Certosa di S. Lorenzo a Padula, lasciando chiara traccia del loro dominio sulla pietra della chiesa.
Lo stemma certosino con la graticola, le palme intrecciate alla corona ed il monogramma CAR ricorrono infatti sul portale, sulla balaustra di fronte all’altare e sullo stemma in legno dorato che corona l’organo secentesco.
Al termine della visita, consigliamo di prevedere una sosta in uno degli agriturismo della zona, che costituiscono ottimi punti di partenza per avventurarsi in mezzo alla natura in passeggiate a piedi o a cavallo, e dove è naturalmente sempre possibile assaggiare ottimi prodotti enogastronomici locali.