Sanza

Lasciata Buonabitacolo, si prenda la SS 517 in direzione sud per raggiungere Sanza. Questa località, ai piedi del Monte Cervati, è un’ottima base per chi voglia trascorrere un periodo in montagna, con la possibilità di salire sulla vetta più alta della Campania; ma anche per chi voglia, magari nella stagione estiva, unire alla frescura dei monti il piacere di una passeggiata verso il mare del vicino golfo di Policastro, ad una mezz’ora di automobile. 

Lo stesso borgo vale una visita: adagiato su un’altura, che controlla strategicamente la Valle del Bussento, conserva la struttura tipica del centro fortificato medievale con le abitazioni che seguono in maniera concentrica le curve di livello e sono raccolte intorno alla chiesa madre.
Passeggiando per le stradine strette e curvilinee, che possono terminare in vicoli ciechi o trasformarsi in passaggi arcuati sottostanti alle abitazioni, ci si disorienta facilmente, ma è proprio questo il bello di Sanza: girovagare casualmente, così da scoprire i bei palazzi dai portali scolpiti nei modi più svariati, frutto dell’ammodernamento che nel Settecento diede una nuova veste all’abitato medievale. Conviene parcheggiare la macchina a Piazza Cavour e salire a piedi sino ad arrivare a Porta Pungente (all’imbocco dell’omonima via), una delle cinque porte che permettevano di entrare nel paese, fortificato da una cinta muraria oggi scomparsa.
Il nome della porta è spiegato ricordando come questo fosse l’unico accesso utilizzabile dopo il coprifuoco, ma bisognava subire la punizione inflitta da una guardia che al passaggio pungeva il ritardatario! Il non lontano Palazzo Curcio presenta un maestoso portale in bugnato con le ante della porta in legno rafforzate da chiodi. Attraverso il portale si accede, come è consueto nei palazzi di questa zona, ad un cortile interno dotato di cisterna e pozzo per le necessità domestiche e di scale per raggiungere i piani abitativi superiori.
Più avanti nella Piazzetta di S. Martino è presente un’alta torre campanaria, nota come Torre Medievale: è ciò che rimane della chiesa medievale, già interdetta nel 1854.
Il campanile fu utilizzato, a partire almeno dalla metà del ‘700, come pubblico orologio.Nella vicina Piazza del Plebiscito, cuore del paese, si trova la Chiesa di S. Maria Assunta 4.
L’architrave del portale, decorato con elementi floreali, riporta la data 1577 relativa ad una ristrutturazione dell’edificio. All’interno sono da osservare il semplice fonte battesimale (datato 1509) e i tre busti in pietra di Padula rappresentanti S. Giuseppe con il Bambino, S. Pietro e S. Paolo, firmati da Andrea Carrara e datati al 1742.
È stato proprio lo studio di queste opere a far riconoscere la mano dell’artista nelle sculture della facciata della Certosa. 
Sulla sinistra della chiesa vi è il Palazzo Baronale  residenza dei Sanseverino, principi di Bisignano e padroni di Sanza dalla fine del ‘600 sino al 1781, quando il feudo fu venduto al barone Piccinni Leopardi di Buonabitacolo. 
La visita può concludersi in Via Sotto S. Giovanni, una stradina nella parte più occidentale del centro storico, dove vi è Casa Cozzi , un singolare palazzo merlato dall’austero portale in pietra. Bussando potete chiedere ai proprietari di lasciarvi vedere il bel cortile interno dotato di un pozzo con vera in pietra, su cui si affaccia il loggiato superiore raggiungibile dal tipico scalone aperto napoletano.