Presso Atena Lucana fu rinvenuta un’importante epigrafe datata tra la fine del III ed il II secolo a.C., oggi purtroppo smarrita per incuria.
Scritta in lingua osca, usata dai Lucani, ma con la grafia greca (propria degli antichi colonizzatori delle coste, la cui influenza era penetrata anche all’interno), l’epigrafe menziona la costruzione di un edificio pubblico per deliberazione del senato, termine mutuato dal linguaggio politico romano.
Un’unica iscrizione, dunque, che testimonia la compresenza ad Atena, all’indomani della conquista romana, di ben tre culture connesse da un lungo processo di integrazione. Al pari di Ennio, padre della poesia latina, non pochi Lucani si saranno dunque potuti vantare di essere poliglotti!
Ci auguriamo, insieme agli storici locali, che alla comunità derubata venga restituita almeno una copia di questo documento di eccezione per la storia del Vallo.