I monti
Il versante occidentale del Vallo di Diano è caratterizzato dal complesso del Cervati che con i suoi quasi 2000 metri è il monte più alto della Campania. A nord la catena si allunga in una singolare e affascinante dorsale che va a formare il Cerasulo (1400 m.) e quindi l’aguzzo Monte Motola (1700 m.), il quale attraverso la sella del Corticato si congiunge al Cocuzzo delle Puglie (1411 m.) saldando gli Alburni ai monti del Cilento.
Il Monte Spina dell’Ausino (1426 m.) è il rilievo più meridionale degli Alburni, che degradano da nord-ovest verso il Vallo attraverso la Serra Nicola e la Serra La Diavola, mentre più a nord ci si imbatte in una serie di rilievi minori.
Scavalcate le gole di Campostrino, tra Pertosa, Caggiano e Polla prende corpo il massiccio della Maddalena. Questa catena definisce il versante orientale del Vallo di Diano culminando nei poderosi massicci, che dominano Sala Consilina: la Timpa delle Rose (1445 m.), il Monte Schiavo (1303 m.) e il Monte Sito Marsicano (1467 m.).
Oltre Sala Consilina, il Monte Cavallo (1401 m.) e il bosco dell’Accettura guardano Padula e la Certosa nascondendo le piane di Mandrano e Mandranello che preludono alla Val d’Agri, poi la catena si alza di nuovo con il Monte Romito (1382 m.), il Montagnone (1481 m.) e la Serra Longa (1503 m.) degradando verso il Piano di Magorno e il pianoro del lago Cessuta.
La Serra la Giumenta (1205 m.) è l’ultima elevazione importante del Vallo di Diano e della Campania.