Atena Lucana

Altitudine: 625 m slm
Superficie territoriale: 2575 ettari

Municipio : Viale Kennedy 2, 84030 Atena Lucana (SA), Tel: 0975/76001
Sito Web : www.comune.atenalucana.sa.it
Pro Loco: "Athena Nova" , Largo Vittorio Emanuele 1, Tel: 0975/779040 

Da vedere

  •  Mura megalitiche in loc. Serrone*  
  •  Emblema comunale sovrapposto a stele romana, Palazzo Spagna
  • Chiesa di S. Maria Maggiore
  • Chiesa di S. Ciro già S. Michele Arcangelo
  • Area ove sorgeva il castello
  • Palazzo Baronale o Caracciolo
  • Santuario di S. Maria della Colomba

Come si arriva: Dall’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria uscire ad Atena Lucana  e proseguire sulla SS 95

Atena Lucana è inserita nell'itinerario "Storie di Castelli e Baroni Ribelli" 

 

La storia di Atena Lucana

Ricca di testimonianze del suo millenario passato, Atena Lucana coincide con l’antica Atena ed è situata a ridosso dei monti della Maddalena. Molti ritrovamenti, tra cui i resti di mura megalitiche risalenti al IV secolo a. C., attestano le antiche origini della cittadina, il cui sito è occupato dal VII secolo a. C.; l’attributo Lucana è stato aggiunto nel corso del XIX secolo. Dapprima appartenuta alle città-stato della confederazione lucana, successivamente Atena passò sotto il dominio romano diventando municipium ed esercitando un importante ruolo politico e commerciale su tutto il territorio circostante, che conservò appunto la denominazione di Campus Atinas fino all’età medioevale. Del periodo romano si conservano ancora resti di un anfiteatro e di monumenti funerari. Dopo la caduta dell’Impero Romano, in età longobarda e normanna, il borgo divenne castrum e, in seguito, con gli Angioini, fu proprietà di Tommaso Sanseverino, conte di Marsico, a partire dal 1282.Feudo dei Sanseverino fino agli inizi del XVI secolo, il paese passò nel 1552 al Principe di Stigliano e nel 1571 ai Filomarino. Dal 1576 Atena divenne feudo dei marchesi Caracciolo, che ne detennero la proprietà fino all’eversione dei diritti feudali nel 1806. Il duro regime feudale dei Caracciolo e gli eventi rivoluzionari e pestiferi, rispettivamente del 1647 e del 1656, fecero cadere Atena in una grave crisi economica e demografica dalla quale cominciò a risollevarsi solo verso la fine del XVIII secolo. In seguito, il paese partecipò attivamente alle convulse vicende politiche che caratterizzarono il periodo che va dal 1799 al 1860.

Le risorse culturali e ambientali
Per loro pregio architettonico sono da segnalare: la Chiesa di S. Maria Maggiore, che custodisce altari in marmi policromi e dipinti del Settecento, il Santuario di Santa Maria della Colomba, dove sono conservati affreschi settecenteschi di Anselmo Calmieri, il Santuario di San Ciro, la Chiesa di S. Giuseppe e quella di S. Nicola. Sono altresì interessanti i palazzi nobiliari nel centro storico: Pessolano, Baronale o Caracciolo, Di Santi e Spagna. In una sala del Municipio, si trova l’Antiquarium, dove sono raccolti i numerosi reperti dell’antica Atina e della Necropoli Enotrio-Lucana: lapidi romane, le Statue di un tribuno militare e di un magistrato, iscrizioni, sculture, arredi funerari.

Le manifestazioni
Tra le manifestazioni si ricordano: la festa di San Ciro la terza domenica di maggio, S. Colomba il 2 luglio e San Biagio la seconda domenica d’agosto, il ferragosto Ateniese, il percorso gastronomico e la sagra dell’uva, che si tengono rispettivamente a settembre e ad ottobre.