Il percorso inizia dal piazzale antistante le Grotte di Pertosa. Nel primo tratto pianeggiante si può costeggiare la strada asfaltata che conduce alla contrada Marusella o in alternativa inseguire i binari della vecchia ferrovia per raggiungere il Vallone Lontrano (quota 300 m. circa).
Incamminandosi tra campi con colture biologiche e prati aperti si resta sconcertati dall’imponente viadotto autostradale (1968) che quasi annulla le pur notevoli arcate in mattoni del ponte ferroviario costruito nel 1886. Superati gli archi in muratura si lascia la strada di fondovalle per prendere una sterrata che sale costeggiando il Torrente Lontrano ed entra nel bosco.
Da qui inizia la parte più impegnativa del percorso, che porta agli oltre 1000 m. del Varco dello Schiavo, risalendo il torrente quasi sempre ombreggiato. Quando la sterrata si restringe trasformandosi in un sentiero, si seguono i segnavia per il guado e si continua a salire.
Poco dopo quota 600 si passa vicino alla Grotta della Signora e, attraversata la strada provinciale Petina-Polla, si prosegue lungo il vallone su una carrareccia che porta alla Grotta dell’Acqua, la cui esplorazione è riservata a speleologi ben attrezzati.
Dopo un buon tratto di salita, verso quota 1000 si giunge ad un crocevia a pochi passi dal Varco dello Schiavo, dove si deve svoltare a destra attraversando un bosco in cui svettano colonne di faggi, fino ad uscire in un altopiano su cui si adagia il vecchio Casone dell’Aresta.
Nelle vicinanze, per chi vuole ammirare grotte, inghiottitoi ed altri fenomeni carsici, si consiglia una breve passeggiata in direzione del Figliolo nella vicina località La Pila.
Tappa 1
Tempo di percorrenza: 6 h circa
Dislivello: q 900 m; quota max 1160 m.
Grado difficoltà: escursionistico
Comuni attraversati: Pertosa, Auletta, Petina-Corleto Monforte
Periodo consigliato: primavera - autunno
Percorso: dalle grotte dell’Angelo di Pertosa il sentiero affronta le prime pendici degli Alburni e si inerpica all’ombra della foresta, verso il Varco dello Schiavo, spianando infine in direzione del Casone dell’Aresta.