A Sala Consilina dal 28 al 30 settembre si festeggia il santo patrono Michele Arcangelo, seguendo un antico e complesso rituale davvero spettacolare. Protagonista è un bambino, scelto tra i coetanei salesi con grande orgoglio della sua famiglia, che dimostra il profondo legame con questa tradizione. I festeggiamenti iniziano la sera del 28 quando, partendo dal quartiere di S. Eustachio, viene portata in processione a spalla una barca con a bordo il bambino nelle vesti di S. Michele, preceduta da una fiaccolata di ragazzi inneggianti al santo, da un suonatore di organetto e da lu iardínu ri Sandu Micheli (il giardino di S. Michele) un trofeo di uva, pampini e foglie d’edera.
Arrivati alla Chiesa Madre si simboleggia per tre volte l’entrata della barca nel luogo sacro: questa, come respinta, oscilla indietro secondo un rituale di allontanamento del Male. Il giorno seguente di fronte alla Chiesa di S. Eustachio si assiste con un po’ di trepidazione – soprattutto da parte dei genitori! - al Volo dell’Angelo. Il bambino-angelo viene agganciato ad un filo d’acciaio, sospeso a 10 metri di altezza, così da volare per tre volte, grazie ad un sistema di carrucole e funi manovrato da due uomini, sino alla statua di S. michele, portando in offerta al patrono i doni rituali in cambio dei Salesi.