Teggiano

Altitudine: 637 m slm
Superficie territoriale: 6161 ettari

Municipio: Piazza Municipio, 84039 Teggiano (SA), Tel:0975/79600
Sito Web:www.comune.teggiano.sa.it
Pro Loco: Piazza Roma, Tel: 0975/79600

Da vedere

  • Castello
  • Cattedrale di S. Maria Maggiore
  • Chiesa di Sant’Antuono
  • Museo delle Erbe       
  • Chiesa e Convento della SS. Pietà
  • Museo Diocesano già Chiesa S. Pietro         
  • Chiesa di S. Michele Arcangelo
  • Palazzo Carrano        
  • Porta dell’Annunziata  
  • Chiesa di S. Andrea   
  • Il Seggio o Sedile        
  • Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari    
  • Chiesa della SS. Annunziata    
  • Chiesa e Convento di S. Francesco
  • Sella del Corticato
  • Percorso scultoreo ed epigrafico

Come si arriva: Dall’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria uscire a Sala Consilina (provenendo da nord) o Padula-Buonabitacolo (provenendo da sud), proseguire sulla SS 19 e al bivio di Trinità svoltare verso Silla di Sassano seguendo quindi le indicazioni per il paese

Teggiano è inserita nell'itinerario "Storie di Castelli e di Baroni Ribelli"

La storia di Teggiano
Inizialmente il nome di questa località era Dianum, dalla quale poi prese il nome il vallo sottostante.
Contornato da mura originariamente megalitiche,Teggiano presenta un aspetto tipicamente medievale, perché è arroccato intorno al Castello edificato dal principe di Salerno Antonello Sanseverino. 
L'origine di Teggiano risale alla diffusione della cultura greca nel Vallo di Diano, però, il massimo splendore viene raggiunto durante il periodo di dominazione Longobarda. Fu sede feudale dei Conti di Maresco. Ma la fase più importante della storia di Teggiano fu quella che vide il dominio dei Sanseverino; infatti da qui partì la cosiddetta congiura dei Baroni contro la corona Aragonese ordita da Antonello Sanseverino verso la fine del 1400, in seguito a questo episodio la città fu posta sotto assedio da un esercito di 20.000 uomini che espugnarono la fortezza. I baroni ribelli furono sconfitti e trucidati a Napoli e a Castelnuovo.
Da allora iniziò il decadimento per la città che, tuttavia, conserva ancora oggi il suo aspetto di città medievale.

Le risorse culturali e ambientali
Teggiano è certamente uno dei centri storicamente più importanti della provincia salernitana. Situata su un colle posto quasi al centro del Vallo di Diano, attraversata dal fiume Tanagro, la piccola città ha conservato numerose tracce del suo passato, a cominciare dai corredi tombali con reperti ceramici del VI secolo a.C., dalle statue, dagli avanzi architettonici, dai mosaici e dalle iscrizioni dell'epoca romana. 
Teggiano è ricca di beni architettonici che ricordano la sua storia. Uno di questi è il castello; di epoca remota si ha notizia della sua presenza soltanto agli inizi del 1400 diventando poi famoso per la congiura dei baroni ordita da Antonello Sanseverino II contro la corona Aragonese. Lo stile è del '700 ma vi sono anche restauri risalenti al secolo scorso.
Nel Comune sono presenti anche molte chiese fra le quali si ricordano: la Chiesa della Pietà originariamente collegata al convento delle suore Benedettine ceduto poi ai frati minori osservanti S. Francesco. Il convento fu soppresso nel 1811. All'interno sono da notare il chiostro in stile romanico e gotico e il refettorio all'interno del quale si trova un bellissimo affresco raffigurante l'andata al Calvario risalente al 1487.Altre interessanti opere presenti nella chiesa sono un gruppo di statue lignee raffiguranti il compianto sul Cristo morto e una tela di N. Peccheneda "il sangue del Redentore". Tutte le opere sono ora custodite nella Certosa di S. Lorenzo.
Tra i maggiori monumenti si annoverano la Chiesa di S. Maria Maggiore la cui origine risale circa al 1261, anno in cui le spoglie di San Cono, protettore di Teggiano, vennero traslate dal Convento di Cadossa. Nel 1274 gli fu insignita la dignità di cattedrale nonostante Teggiano non fosse ancora sede vescovile, e i lavori terminarono nel 1300. Molte opere presenti all'interno della chiesa furono commissionate ad artisti di rilievo, come il pulpito commissionato a Melchiorre di Montalbano dal principe Tommaso Sanseverino, suo è anche il portale. L'interno della chiesa fu radicalmente cambiato in seguito ad un terremoto. Tuttavia si possono ancora ammirare le reliquie del santo protettore e varie tombe nonchè i molti stucchi e le decorazioni. Infine il campanile che prima era una struttura a parte oggi è parte integrante dell'edificio.
Le altre chiese presenti sul territorio sono: la Chiesa S. Pietro, quella di S. Agostino, quella della SS. Annunziata, di San Francesco, di Sant’Antuono, di San Martino, di San Michele Arcangelo e di Sant’Andrea.
A Teggiano si consiglia la visita al Museo delle Erbe-Viridarium, in Largo SS. Pietà; al Museo Diocesano, che è ubicato nella chiesa di S. Pietro, una costruzione fra le più antiche della città risalente al 1300, all'interno della quale si possono ammirare un affresco della Madonna con Bambino oltre alle tombe dell'Arcidiacono Guglielmo Rossi e di Bartolomeo Franconi, inoltre nel museo è possibile apprezzare una raccolta di frammenti di epoca romana; al Museo della Civiltà Contadina, che ha sede nella Casa Galiani e che si estende su una superficie di 150 metri quadrati, dove è possibile ammirare una collezione di 150 pezzi affiancati da foto riguardanti la vita quotidiana delle genti del Vallo di Diano. A 5 chilometri dall’abitato, troviamo la Chiesa di S. Marco, che conserva un mosaico romano e poco distante un Ponte Romano con rilievi e iscrizioni.

Le manifestazioni
Le manifestazioni alle quali è possibile partecipare sono: la festa di San Cono, la festa di San Rocco, la Madonna delle Grazie, la Madonna dell’Assunta, nel periodo estivo l’Estate a Teggiano, la festa rinascimentale della Principessa Costanza, il Teggiano jazz e la festa dell’emigrante.