Monumenti

Palazzo Marone

Palazzo Marrone si trova nei pressi della Chiesa Madre e, in base a ricostruzioni storiche, venne donato al Comune da Gherardo Marone, grande amante delle lettere e pubblicista di fama. Il palazzo ha ospitato nel corso dei secoli molti personaggi illustri come attestato da una lapide sulla quale si legge "Di questa antica casa numerose volte Giovanni Amendola fu ospite negli anni difficili – 1919-1924. Il Comune di Monte San Giacomo pose 1975".

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Fontana Pubblica 16esimo secolo

Situata proprio a lato della chiesa, la Fontana Pubblica è stata costruita intorno al 1593, come testimoniato da un'iscrizione, per monumentalizzare l'antica fonte d'acqua sorgiva. Nel corso del XX secolo la Fontana venne ricostruita seguendo, però, quella che era la struttura e l'originario impianto architettonico e stilistico. La fontana si compone di tre cannelle decorate da mascheroni scolpiti in pietra, mentre le acque furono sistemate nel 1953.

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Torre campanaria di San Martino

La Torre Campanaria di San Martino, anche conosciuta con il nome di Torre Medievale, è oggi l'unica testimonianza dell'antica Chiesa di San Martino che venne demolita per fare spazio all'attuale Piazza San Martino. Costruita tra il XIV e il XV secolo, la torre fu convertita nel corso dell'Ottocento a torre dell'orologio e ha subito nel corso dei secoli una serie di rimaneggiamenti, per poi essere interamente restaurato nel 1996. 

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Palazzo Bove

Costruito intorno al XVII secolo e appartenuto all'omonima famiglia, Palazzo Bove conserva ancora oggi alcuni dei suoi tratti originari. Appartengono al periodo della sua costruzione la corte interna e la bella torre semicilindrica posta a guardia dell'ingresso. Molto bello il portale, adornato da figure araldiche e ornamentali. 

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Palazzo Grammatico

Costruito nel 1722 per volere dei fratelli Grammatico, l'omonimo palazzo si costituisce di due parti disposte ad angolo retto; su un lato si collocano l'ingresso, caratterizzato dalla presenza di un imponente portale arricchito da rilievi ornamentali e araldici.

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Grancia di San Lorenzo

La Grancia certosina di San Lorenzo è un edificio monastico costruito probabilmente tra il XVI e XVII secolo come granaio della Certosa di San Lorenzo. L'edificio monastico si estende per circa 1500 metri e presenta sul portale di ingresso la graticola recanti le iniziali dell'ordine monastico dei certosini. Molto suggestiva è la loggia interna a quattro archi addossata a un lato al cortile quadrangolare.

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Fontana di San Donato

Costruita nel 1545, la fontana di San Donato è stata utilizzata sin da tempi remoti come abbeveratoio per asini e muli; si trattava, quindi, di un punto di sosta e di ristoro sia per gli animali da lavoro che per i contadini. Dal punto di vista architettonico, la fontana si distingue per la presenza di quattro putti scolpiti dai quali fuoriesce l'acqua; degna di nota anche una lapide in pietra con incisioni in latino.  

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Palazzo Piccini-Leopardi

Il Palazzo Picinni-Leopardi è un edificio ben conservato composto da ben 42 stanze e restaurato intorno al Settecento. L'edificio possiede al suo interno anche una scuderia, un granaio e una lavanderia, situate a pian terreno, mentre nel cortile si conserva l'antica cisterna. Da vedere nel granaio la macina e il torchio in ferro e legno perfettamente conservati. All'interno del palazzo è anche possibile ammirare un bell'altare mascherato da un armadio intarsiato e interamente lavorato in stucco.  

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Palazzo Carrano

Soggetto a numerosi rimaneggiamenti nel corso del tempo, oggi Palazzo Carrano conserva però alcune delle sue caratteristiche originarie. Da segnalare è soprattutto la bella Cripta di S. Venerra contraddistinta da una volta a crociera sostenuta da capitell. Molto interessante è anche l'affresco della Madonna con Bambino, la cui realizzazione risale probabilmente al Trecento ed è attribuibile ai seguaci di Giotto.   

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Eremo di San Michele alle Grottelle

Edificato probabilmente in epoca costantiniana, quando cominciò a diffondersi il culto del Santo, l'Eremo di San Michele alle Grottelle è un sito di suggestiva bellezza. L'antico edificio, fatto costuire da un privato, conserva magnifici affreschi del Trecento mentre presso la cappella è custodita la tomba di Berbardino Brancaccio, abate del vicino convento di San Nicola al Torone. Sull'altare si trova una bella statua del santo, mentre la sacrestia è davvero caratteristica in quanto realizzata sfruttando la roccia sulla quale si appoggia la stessa chiesa.

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